Le competenze CV sono il cuore del tuo profilo professionale: dicono cosa sai fare, come lavori e che risultati puoi portare. Scegliere le competenze giuste e scriverle con metodo aumenta notevolmente le possibilità di essere contattatə. Qui trovi una guida pratica su quali competenze mettere nel CV, come organizzarle e come renderle credibili con esempi concreti.
Perché le competenze contano davvero
- Orientano la selezione: aiutano chi legge a capire in pochi secondi se il tuo profilo è in linea.
- Sbloccano gli ATS: molte aziende usano software che filtrano i CV per parole chiave legate alle competenze.
- Rendono misurabile il valore: quando sono collegate a risultati, le competenze diventano prova di efficacia.
Suggerimento chiave: tratta le competenze come “evidenze” più che come etichette. Ogni competenza rilevante va agganciata a risultati, numeri, strumenti o contesti.
Tipologie di competenze nel CV
Hard skills (tecniche)
Capacità specifiche del mestiere: strumenti, metodologie, linguaggi, normative, procedure. Sono verificabili e spesso legate a certificazioni.
Esempi: Excel avanzato, SQL, AutoCAD, gestione cassa, SEO on-page, contabilità generale, normativa GDPR, CAD/CAM, metodologie Agile/Scrum.
Soft skills (trasversali)
Le soft skills nel CV spiegano come lavori con le persone e come gestisci le situazioni. Devono essere concrete, non slogan.
Esempi: comunicazione chiara, problem solving, gestione del tempo, teamwork, leadership, pensiero critico, adattabilità, orientamento al cliente.
Competenze digitali e linguistiche
- Digitali: suite Office/Google, CRM (es. Sales), BI (Power BI), analytics, social media, automazioni no‑code.
- Lingue: usa livelli standard (CEFR: A1–C2) e, se utile, contesti d’uso (professionale, tecnico, negoziazione).
Certificazioni e abilitazioni
Rendono le competenze tecniche verificabili (es. PMP, ECDL/ICDL, certificazioni lingua, patentini, abilitazioni di sicurezza).
Quali competenze mettere nel CV: un metodo in 5 passi
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Leggi l’annuncio come una checklist
Evidenzia 6–8 parole chiave ricorrenti tra mansioni, requisiti e strumenti. -
Fai l’inventario personale
Scrivi tutte le competenze che possiedi (tecniche, trasversali, linguistiche, digitali). Indica per ognuna: livello, strumenti usati, contesto, risultato. -
Collega competenze a prove
Per ogni competenza prioritaria, abbina un dato o un risultato: percentuale, risparmio, tempo, volume, qualità, certificazione. -
Seleziona e ordina
Scegli 8–12 competenze mirate. Metti in cima quelle richieste nell’annuncio. Evita ridondanze. -
Adatta il linguaggio
Usa i termini dell’annuncio (sinonimi ammessi, ma resta aderente). Gli ATS premiano coerenza lessicale.
Lista competenze professionali CV per area
Seleziona solo ciò che ti rappresenta davvero e che serve al ruolo.
Amministrazione, finanza, HR
- Contabilità generale, prima nota, riconciliazioni
- Bilancio, ciclo attivo/passivo, incassi/pagamenti
- Reportistica, budgeting & forecasting, analisi scostamenti
- Payroll base, gestione presenze, selezione del personale
- Normativa fiscale, GDPR, archiviazione digitale
Evidenze possibili: “Riduzione DSO del 18%”, “Elaborati 200+ cedolini/mese”, “Automatizzata riconciliazione con macro Excel”.
Vendite e customer service
- Prospecting, gestione pipeline, negoziazione
- CRM (configurazione, segmentazione), lead scoring
- Tecniche di vendita consultiva, up/cross-selling
- Gestione reclami, SLA, NPS/CSAT
- Preparazione offerte e gare
Evidenze: “+25% tasso di chiusura in 12 mesi”, “CSAT 4,6/5 su 1.200 ticket”.
Marketing e comunicazione
- SEO on-page, keyword research, contenuti
- Social media management, calendario editoriale
- Email marketing, automation, A/B test
- Web analytics, dashboard, tracciamenti
- Brand messaging, copy persuasivo
Evidenze: “+70% traffico organico in 6 mesi”, “Open rate medio 34% su 50k invii”.
Progettazione, IT, data
- Linguaggi (Python, Java, JavaScript, SQL)
- Framework (React, Django), API, integrazioni
- Cloud (AWS, Azure), CI/CD, Git
- Data cleaning, dashboard BI, modelli predittivi
- Sicurezza applicativa, testing, QA
Evidenze: “Ridotti tempi di build del 40%”, “Pipeline ETL con errori <1%”.
Operations, logistica, produzione
- Pianificazione, MRP, gestione stock
- Lean, 5S, Kaizen, standard work
- Qualità, audit interni, tracciabilità
- Sicurezza, DPI, permessi, procedure
- Fleet management, routing, last mile
Evidenze: “-22% scorte medie”, “Lead time ordine -2 giorni”.
Office management e segreteria
- Agenda e travel management, minute-taking
- Gestione fornitori, ordini, fatture
- Accoglienza, front/back office, centralino
- Document management, modulistica, protocolli
- Eventi interni, riunioni, report
Evidenze: “Ottimizzati costi viaggio -15%”, “Ridotti tempi di risposta a 24h”.
Soft skills CV: esempi concreti e come provarle
- Comunicazione: “Presentazioni mensili a 30+ stakeholder, feedback 4,7/5”.
- Problem solving: “Risolto bug critico in 48 ore con rollback e hotfix”.
- Teamwork: “Coordinamento di 5 funzioni per rilascio prodotto in 6 settimane”.
- Gestione del tempo: “Prioritizzazione con Kanban, SLA rispettati al 98%”.
- Leadership: “Mentoring di 3 junior, riduzione time-to-productivity di 30%”.
- Adattabilità: “Riassegnazione su progetto urgente senza slittamenti”.
- Orientamento al cliente: “NPS +12 punti in 3 mesi con nuovo processo di feedback”.
Regola d’oro: descrivi la soft skill con un’azione osservabile e un risultato misurabile.
Come scrivere le competenze nel CV
- Sii specificə: “Excel (Power Query, tabelle pivot)” è meglio di “Pacchetto Office”.
- Indica il livello: Base, Intermedio, Avanzato, Esperto; per le lingue usa A1–C2.
- Lega le competenze all’esperienza: evidenzia 1–2 risultati sotto ogni ruolo.
- Usa il lessico del settore: termini tecnici corretti aiutano ATS e recruiter.
- Mantieni coerenza: le competenze citate devono emergere anche dalle esperienze.
Esempio di formulazione efficace
- “Excel avanzato (Power Query, Pivot) – automatizzazione report, -6 ore/sett.”
- “Gestione pipeline su CRM – tasso di chiusura +18% in 9 mesi”
- “Problem solving – riduzione ticket riaperti dal 12% al 4%”
Dove inserire e come ordinare le competenze
- Sezione dedicata “Competenze” vicino all’inizio: 8–12 voci selezionate.
- Esperienze: bullet con risultati che provano le competenze chiave.
- Formazione e certificazioni: per dare affidabilità alle hard skills.
- Ordine: prima le competenze richieste dall’annuncio, poi le correlate, infine le trasferibili.
Errori frequenti da evitare
- Elenchi generici e lunghi: diluiscono l’impatto. Meglio poche ma forti.
- Soft skills vaghe: “ottime capacità relazionali” senza prova non convince.
- Ridondanza: ripetere la stessa abilità con nomi diversi confonde.
- Livelli non veritieri: i colloqui tecnici smascherano rapidamente.
- Ignorare i dati: una competenza senza risultato suona opinione, non evidenza.
Mini‑framework per validare una competenza
- Contesto: dove l’hai usata? (progetto, reparto, cliente)
- Azione: cosa hai fatto di preciso? (strumenti, metodo)
- Risultato: quale impatto? (%, tempo, qualità, costi, ricavi)
- Verifica: è misurabile, replicabile, verificabile? Se sì, è pronta per il CV.
Esempi per profilo junior, intermedio e senior
- Junior: “Excel (Intermedio): pulizia dati e pivot per report settimanali di vendite.”
- Intermedio: “SQL (Avanzato): query ottimizzate, -35% tempi di estrazione trimestrali.”
- Senior: “Project management (Agile): roadmap trimestrale, on‑time delivery 95%.”
FAQ rapide
- Quante competenze inserire? 8–12 in sezione dedicata; il resto si riflette nelle esperienze.
- Meglio hard o soft? Dipende dal ruolo: tecnico → hard in evidenza; relazionale/gestionale → soft con prove concrete.
- Lingue: indicare livello CEFR e contesto d’uso (C1, trattative; B2, presentazioni).
- Office/strumenti: evita “pacchetto Office” generico; specifica moduli e uso.
- Patente, sicurezza, abilitazioni: inseriscile solo se rilevanti per il ruolo.
Sintesi operativa
Le competenze nel CV funzionano quando sono mirate all'annuncio, scritte in modo specifico e sostenute da risultati. Seleziona poche abilità ad alto impatto, usa il linguaggio del ruolo e collega ogni competenza a un'evidenza verificabile. È così che un elenco diventa un profilo convincente.
