CV Specialista comunicazione: modello e consigli 2025
Vuoi un CV da Specialista comunicazione che superi gli ATS e convinca HR e marketing manager? Qui trovi struttura, competenze, parole chiave, esempi di esperienze con metriche e errori da evitare.
Punti chiave
Il ruolo di Specialista comunicazione è sempre più orientato ai dati: aziende e agenzie cercano profili capaci di unire storytelling, gestione canali e misurazione KPI. In Italia, molte selezioni richiedono competenze su GA4, piattaforme advertising e strumenti di marketing automation, oltre a capacità di coordinare stakeholder interni e fornitori esterni.
In un contesto dove una campagna può generare in poche settimane migliaia di visite e lead, il tuo Curriculum Vitae deve far emergere impatti concreti (es. +28% traffico organico, +1,6 punti CTR, -22% CPL) e non solo attività svolte.
Un buon CV di Specialista comunicazione deve dimostrare :
- capacità di trasformare obiettivi business in messaggi e piani editoriali multi-canale
- padronanza di strumenti (CMS, analytics, advertising, email) e reporting orientato ai KPI
- gestione operativa: tempi, budget, fornitori, compliance e coerenza del brand
Nelle prossime sezioni trovi una struttura pronta, esempi di frasi efficaci e checklist per adattare il CV a ogni annuncio.
Esempi di CV - CV Specialista comunicazione
Scopri i nostri modelli di CV adatti a tutti i livelli di esperienza. Ogni esempio è ottimizzato per i sistemi ATS.

CV Specialista comunicazione Principiante
Pensato per neolaureati e profili junior: mette in evidenza tirocinio, progetti universitari, portfolio, strumenti digitali e risultati iniziali misurabili su contenuti e canali.
Utiliser
CV Specialista comunicazione Confermato
Ideale per 3-7 anni di esperienza: focalizza campagne integrate, coordinamento fornitori, gestione editoriale e KPI (lead, traffico, engagement), con stack MarTech e budget.
Utiliser
CV Specialista comunicazione Senior
Per profili con responsabilità: valorizza strategia, governance del brand, gestione team e agenzie, ottimizzazione budget e reporting a stakeholder, con impatti misurati su reputazione e ricavi.
UtiliserChecklist del CV perfetto - CV Specialista comunicazione
Spunta ogni elemento per assicurarti che il tuo CV sia completo e ottimizzato.
Profilo professionale - CV Specialista comunicazione
Il profilo professionale è la prima cosa che vede il recruiter. Deve riassumere il tuo profilo in poche righe incisive.
“Specialista comunicazione con 5 anni tra B2B SaaS e servizi: gestione piani editoriali, PR e campagne performance. Aumento traffico organico +32% in 9 mesi e riduzione CPL -18% su Meta Ads. Uso GA4, Looker Studio, HubSpot, WordPress e Semrush per reporting e ottimizzazione.”
“Professionista motivato e dinamico, appassionato di comunicazione e social. Disponibile da subito, ottime capacità relazionali e voglia di crescere.”
Perché è efficace?
Le bon esempio è efficace perché il :
- quantifica l’impatto (es. “+32% in 9 mesi”, “-18% CPL”) e rende verificabile il valore
- specifica contesto e settore (B2B SaaS e servizi), aiutando a valutare la trasferibilità
- cita strumenti reali (GA4, Looker Studio, HubSpot, WordPress, Semrush), utili per ATS e recruiter
- include attività chiave del ruolo (piano editoriale, PR, performance) senza elenchi generici
Il cattivo esempio fallisce perché il :
- usa cliché (“motivato”, “dinamico”) senza prove
- non indica anni di esperienza né settore, quindi non chiarisce il livello
- non menziona KPI, budget o risultati misurabili
- non include strumenti o competenze tecniche ricercate negli annunci
Esempi di esperienze professionali
Ecco esempi di esperienze professionali. Nota come i risultati sono quantificati.
Specialista comunicazione e contenuti
Edison Energia, Milano
Inserito nel team Marketing & Communication (6 persone) su progetti B2C e corporate. Gestione calendario editoriale, campagne social, newsletter e attività con ufficio stampa. Coordinamento di 2 agenzie (creative e PR) e reporting mensile su KPI a direzione marketing.
Risultati chiave
Competenze chiave per il tuo CV
Ecco le competenze tecniche e trasversali più ricercate dai recruiter.
Competenze tecniche (hard skills)
Competenze tecniche
- Pianificazione editoriale multi-canale (social, blog, newsletter, PR)
- Scrittura e adattamento copy (tone of voice, SEO copy, comunicati stampa)
- Google Analytics 4 (GA4)
- Looker Studio (reporting e dashboard KPI)
- SEO on-page e content optimization (Semrush/Google Search Console)
- Gestione campagne Meta Ads e LinkedIn Ads (brief, creatività, UTM, test A/B)
- CMS e publishing (WordPress, Shopify o simili)
- Email marketing e marketing automation (HubSpot o Mailchimp)
Competenze trasversali (soft skills)
Competenze trasversali
- Scrittura strutturata e sintesi per stakeholder non tecnici
- Prioritizzazione e gestione deadline su calendari editoriali
- Allineamento cross-funzionale (marketing, sales, prodotto, HR)
- Negoziazione con agenzie e fornitori (preventivi, SLA, revisioni)
- Gestione crisi e comunicazione in scenari ad alta pressione
- Pensiero analitico per leggere KPI e definire azioni correttive
- Consistenza del brand e attenzione ai dettagli (naming, visual, tone)
- Autonomia operativa con tracciamenti e processi replicabili
Parole chiave ATS da includere
I sistemi ATS filtrano i CV in base a parole chiave specifiche. Includi questi termini per massimizzare le tue possibilità.
Suggerimento ATS
Clicca su una parola chiave per copiarla. I sistemi ATS filtrano i CV in base a questi termini esatti.
Mots-clés importants
Settori che assumono
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E-commerce e retail
Agenzie di comunicazione e digital
SaaS e tecnologia B2B
FMCG e consumer goods
Servizi finanziari e assicurativi
Healthcare e pharma
Formazione e titoli di studio
Per diventare Specialista comunicazione in Italia sono apprezzati percorsi che uniscono competenze di scrittura, marketing e analisi dei dati. Le aziende valutano positivamente lauree in comunicazione, marketing, lingue o discipline umanistiche con specializzazione digital, oltre a master focalizzati su brand, PR e media.
Esistono vie diverse: percorso universitario + stage in azienda/agenzia, oppure ingresso tramite ruoli junior (content, social, PR) e crescita con formazione su advertising e analytics. Se hai meno esperienza, compensa con portfolio e progetti misurabili; se sei senior, dai priorità a risultati, governance e gestione budget/team.
Titoli di studio consigliati
- Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione
- Laurea Magistrale in Comunicazione d’Impresa e Marketing
- Laurea Triennale in Marketing e Comunicazione d’Impresa
- Master Universitario in Digital Marketing e Comunicazione
- Laurea in Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa
- Master in Corporate Communication e Media Relations
Lingue
Le lingue sono un acceleratore per uno Specialista comunicazione: molte aziende lavorano con sedi estere, stakeholder globali o fornitori internazionali. L’inglese è spesso richiesto per scrivere asset (landing, email, presentazioni), gestire piattaforme e leggere documentazione tecnica; una seconda lingua può essere un vantaggio in PR, eventi e comunicazione corporate.
- Collaborazione con team EMEA o HQ internazionali (brief, approval, reporting)
- Gestione di campagne multilingua e localizzazione contenuti
- Contatti con media esteri, partner e speaker per eventi
Indica sempre il livello QCER (A1–C2) e, se possibile, una certificazione o un contesto d’uso (es. presentazioni mensili in inglese).
Italiano
Madrelingua
Inglese
C1 (IELTS 7.5)
Spagnolo
B2
Certificazioni consigliate
Le certificazioni non sono obbligatorie, ma aiutano a dimostrare competenze operative su analytics, advertising e inbound. Sono particolarmente utili per profili junior o per chi cambia settore, perché rendono “visibile” la padronanza di strumenti ricercati e aggiornati.
Errori da evitare
Descrivere solo attività e non risultati misurabili
Un CV di comunicazione spesso elenca task (“gestione social”, “scrittura articoli”, “newsletter”) senza mostrare l’impatto. Il problema è che il recruiter non può capire scala, efficacia e livello di autonomia. Inoltre, gli ATS premiano termini legati a KPI e strumenti, non frasi vaghe.
Toujours inclure :
- KPI + periodo (es. “+29% traffico organico in 12 mesi”)
- contesto (settore, target, budget, canali)
- strumenti usati (GA4, Looker Studio, CMS, piattaforme ads)
Formula da ricordare: Azione + leva + metrica + timeframe + strumento.
Usare un profilo generico uguale per ogni candidatura
Se invii lo stesso Curriculum Vitae a ruoli diversi (PR, social, content, corporate), rischi di non matchare le parole chiave dell’annuncio e di sembrare fuori fuoco. HR e hiring manager cercano un allineamento immediato tra bisogni e prove nel CV.
À éviter : "Esperienza nella comunicazione a 360°, social, eventi, PR, digital, marketing."
À privilégier : "Focus su comunicazione corporate e media relations: 14 comunicati stampa/anno, 26 uscite media, coordinamento conferenze stampa e Q&A per stakeholder."
Adatta titolo, sintesi e prime 2 esperienze alle priorità del ruolo.
Portfolio assente o non consultabile
Per un ruolo di comunicazione, il portfolio è spesso la prova più forte: senza esempi, è difficile valutare qualità di scrittura, coerenza visiva, capacità di adattare il tone of voice e risultati ottenuti. Un link generico a una cartella disordinata riduce la credibilità.
À mentionner :
- 3-5 case study (obiettivo, target, canali, KPI, tuo contributo)
- asset principali (articoli, DEM, post, comunicati, presentazioni)
- link tracciabile e ordinato (Notion/Drive) con permessi verificati
Impaginazione non ATS-friendly e file non standard
Template troppo creativi, colonne multiple e grafici complessi possono essere letti male dagli ATS, con perdita di parole chiave e date. Anche il nome del file conta: se è “CV_finalissimo.pdf” sembra poco professionale e difficile da archiviare.
Checklist :
- 1 colonna, titoli chiari (Esperienza, Formazione, Competenze) e font leggibile
- date in formato coerente (MM/AAAA – MM/AAAA) e città/azienda ben separate
- nome file: "Nome_Cognome_CV_SpecialistaComunicazione_2025.pdf"
Consigli degli esperti
- 1
Apri con 3 KPI : nei primi 10 secondi il recruiter deve vedere numeri. Inserisci 3 metriche coerenti (traffico, lead, engagement, share of voice) con periodo e canale.
- 2
Usa verbi operativi : “ottimizzato”, “ridotto”, “implementato”, “standardizzato”, “negoziato”. Evita formule neutre che non indicano impatto o responsabilità.
- 3
Allinea parole chiave all’annuncio : riprendi esattamente strumenti e attività richieste (GA4, newsletter, PR, SEO). Distribuiscile tra sintesi, competenze e bullet esperienze.
- 4
Esplicita stack e processo : indica CMS, tool scheduling, CRM, BI e metodo (UTM, naming convention, A/B test). Mostra come lavori, non solo cosa produci.
- 5
Quantifica anche senza vendite : se non hai ricavi, usa proxy: copertura media, tempo di lettura, tasso di apertura, CTR, costo per lead, tempo di produzione ridotto.
- 6
Inserisci una riga su governance : tone of voice, brand book, approvazioni, compliance. Per corporate e regulated industries è spesso un requisito implicito.
- 7
Chiudi con extra mirati : premi, talk, volontariato comunicazione, associazioni (FERPI), pubblicazioni. Scegli 2-3 elementi che rafforzano il posizionamento.
Domande frequenti
Trova le risposte alle domande più frequenti.
In genere 1 pagina se sei junior (fino a 2-3 anni) e 2 pagine se hai esperienza mid/senior. La priorità è la leggibilità: 6-8 bullet totali per le ultime 2 esperienze, KPI visibili e strumenti indicati. Evita pagine piene di testo continuo senza numeri.
In Italia la foto è comune e spesso apprezzata, soprattutto per ruoli corporate e in aziende tradizionali. Usa una foto professionale (sfondo neutro, luce naturale). Se candidi per realtà molto internazionali, valuta l’assenza della foto: non è un requisito tecnico del ruolo.
Usa metriche disponibili: performance dei post (reach, engagement rate), email (open rate, CTR), traffico stimato da Search Console, numero di contenuti pubblicati e tempi di produzione. Se i numeri sono riservati, indica range o percentuali (es. “-15% CPL”, “+20% CTR”) e specifica il periodo.
Dipende dall’annuncio, ma ricorrono spesso: piano di comunicazione, content strategy, copywriting, social media management, media relations/ufficio stampa, SEO, newsletter marketing, GA4 e reporting KPI. Inseriscile in modo naturale in competenze e bullet. Non usare keyword stuffing: rischia l’effetto opposto.
Focalizzati su ciò che il ruolo richiede. Per PR: media coverage, comunicati, press kit, crisi, stakeholder. Per digital: funnel, tracking UTM, paid/owned, KPI e strumenti (GA4, ads, automation). Puoi mantenere una base comune e cambiare titolo, sintesi e prime evidenze per ogni candidatura.
Oltre alle skill, inserisci strumenti e livello d’uso: GA4 (reporting), Looker Studio (dashboard), WordPress (publishing), HubSpot (workflow e segmentazione), Semrush (keyword e audit), Meta Ads/LinkedIn Ads (testing). Aggiungi anche 1-2 competenze di governance: tone of voice e brand guidelines.
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