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CV Recruiter: curriculum vitae 2025 con esempi

Vuoi candidare come recruiter e superare la prima scrematura? Qui trovi struttura, parole chiave, esempi di risultati e indicazioni su layout, competenze e lettera di presentazione per ottenere un colloquio.

12 min di letturaAggiornato il 12 dicembre 2025

Punti chiave

Nel recruiting italiano la competizione si gioca nei primi secondi: per un annuncio junior arrivano spesso 80–150 candidature, e un recruiter dedica mediamente meno di 10 secondi alla prima lettura. Se il tuo curriculum non è ben strutturato, rischi di non arrivare nemmeno al colloquio di lavoro, anche con esperienza reale.

Un buon CV di CV Recruiter deve dimostrare :

  • capacità di gestire un processo end-to-end (dal sourcing all’offerta) con KPI chiari
  • competenze tecniche: strumenti, ATS, LinkedIn e metodi di selezione del personale
  • capacità di tradurre attività in risultati misurabili (tempo, qualità, costi)

In questa guida completa trovi struttura, esempi e consigli per scrivere un curriculum efficace e candidare in modo credibile.

Esempi di CV - CV Recruiter

Scopri i nostri modelli di CV adatti a tutti i livelli di esperienza. Ogni esempio è ottimizzato per i sistemi ATS.

CV Recruiter Principiante

Pensato per junior e neolaureati: focus su stage, project work, tecniche di sourcing, utilizzo di LinkedIn e KPI di selezione simulati o di tirocinio, in un layout essenziale.

Utiliser

CV Recruiter Confermato

Per profili con 3-7 anni: evidenzia volumi di assunzione, time-to-fill, gestione stakeholder e padronanza ATS. Include progetti di employer branding e miglioramenti di processo misurabili.

Utiliser

CV Recruiter Senior

Per senior e responsabili: risultati su piani assunzioni, budget agenzie, governance del processo, qualità shortlist e reportistica. Spazio a leadership, compliance e partnership con HR manager e hiring manager.

Utiliser

Checklist del CV perfetto - CV Recruiter

Spunta ogni elemento per assicurarti che il tuo CV sia completo e ottimizzato.

Il tuo progresso0%

Profilo professionale - CV Recruiter

Il profilo professionale è la prima cosa che vede il recruiter. Deve riassumere il tuo profilo in poche righe incisive.

Buon esempio

Recruiter con 6 anni di esperienza in HR per profili tech e corporate (Milano): 120 assunzioni chiuse in 18 mesi, time-to-fill ridotto da 42 a 31 giorni e offer acceptance dal 82% al 90%. Uso Greenhouse, LinkedIn Recruiter, Excel e Power BI per pipeline e report.

Cattivo esempio

Recruiter motivato, dinamico e appassionato, disponibile da subito. Cerco un’azienda stimolante dove crescere e mettere in campo la mia voglia di fare.

Perché è efficace?

Il buon esempio è efficace car il :

  • quantifica l’impatto (es. “120 assunzioni”, “42 a 31 giorni”) invece di elencare attività generiche
  • specifica contesto e target (tech e corporate, location) rendendo il profilo pertinente
  • cita strumenti e metodo (Greenhouse, LinkedIn Recruiter, BI) per mostrare operatività immediata
  • include KPI di qualità (offer acceptance) e non solo volume

Il cattivo esempio échoue car il :

  • usa cliché senza prove (motivato, dinamico, appassionato)
  • non indica settore, seniority o famiglie professionali
  • non contiene numeri né risultati verificabili
  • non chiarisce quali software o tecniche di selezione siano padroneggiate

Esempi di esperienze professionali

Ecco esempi di esperienze professionali. Nota come i risultati sono quantificati.

Talent Acquisition Specialist / Recruiter

Randstad Italia, Milano

03/2021 – 11/2025

Gestione recruiting end-to-end per clienti retail e corporate (IT, sales, operations). Team di 4 recruiter, collaborazione con 18 hiring manager. Responsabilità su pubblicazione di annunci di lavoro, shortlist e coordinamento colloqui.

Risultati chiave

Chiuse 145 assunzioni in 24 mesi con una media di 6,0 posizioni/mese
Ridotto il time-to-fill del 26% (da 46 a 34 giorni) tramite nuove query di sourcing e pipeline review settimanale
Aumentato il tasso di accettazione offerte dal 80% al 89% introducendo benchmark RAL e pre-closing strutturato
Tagliato del 18% la spesa su agenzie esterne grazie a talent pool e referral, mantenendo invariata la qualità shortlist

Competenze chiave per il tuo CV

Ecco le competenze tecniche e trasversali più ricercate dai recruiter.

Competenze tecniche (hard skill) per recruiter

Competenze tecniche

  • Sourcing avanzato e boolean search
  • Screening CV e valutazione competenze
  • Greenhouse (ATS)
  • SAP SuccessFactors Recruiting
  • Conduzione di colloqui strutturati (STAR)
  • Reportistica recruiting con Excel e Power BI
  • Gestione offerte e negoziazione retributiva (RAL, bonus)
  • Compliance GDPR in gestione dei candidati

Competenze trasversali (soft skill) per recruiter

Competenze trasversali

  • Ascolto attivo e gestione aspettative candidato
  • Problem solving su pipeline e priorità
  • Gestione del tempo su volumi e SLA
  • Comunicazione scritta (annunci, feedback, posta elettronica)
  • Negoziazione con hiring manager e candidati
  • Capacità organizzative su più processi paralleli
  • Lettura critica dei requisiti e delle job description
  • Gestione stakeholder in contesti cross-funzionali

Parole chiave ATS da includere

I sistemi ATS filtrano i CV in base a parole chiave specifiche. Includi questi termini per massimizzare le tue possibilità.

Suggerimento ATS

Clicca su una parola chiave per copiarla. I sistemi ATS filtrano i CV in base a questi termini esatti.

Mots-clés importants

Settori che assumono

Scopri i settori più promettenti per la tua carriera.

1

Consulenza HR e società di recruiting

2

IT e Digital (software house, startup, e-commerce)

3

Industria e manifattura (plant e operations)

4

Servizi finanziari e assicurazioni

5

Sanità e pharma

6

GDO e retail (volumi e turn over)

Formazione e titoli di studio

Per lavorare come recruiter è utile una base in gestione delle risorse umane, psicologia del lavoro o discipline economiche, ma conta molto anche l’esperienza sul campo: screening, colloqui, gestione stakeholder e report.

In Italia sono comuni percorsi universitari (Laurea Triennale o Magistrale) e master specialistici in HR. Per profili junior, stage in società di selezione o uffici HR fanno la differenza. Per profili più esperti, valorizza progetti, KPI e strumenti più del titolo, purché il percorso resti coerente con il ruolo.

Titoli di studio consigliati

  • Laurea Triennale in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
  • Laurea Triennale in Economia Aziendale
  • Laurea Magistrale in Gestione delle Risorse Umane
  • Laurea Magistrale in Psicologia (indirizzo lavoro/organizzazioni)
  • Master universitario di I livello in Human Resources Management
  • Corso ITS o Executive Program in Talent Acquisition (ente riconosciuto)

Lingue

Le lingue aiutano un recruiter quando gestisce talent acquisition internazionale, colloqui in inglese, o quando lavora con hiring team distribuiti. Sono utili anche per leggere profili e certificazioni, e per candidare a realtà con processi di selezione in più step.

  • recruiting per multinazionali e shared service
  • selezione profili tech con documentazione e colloqui in inglese
  • gestione di offerte di lavoro cross-country e relocation

Indica il livello QCER e, se possibile, una certificazione (IELTS, TOEIC) o contesto d’uso reale.

🇮🇹

Italiano

Madrelingua

🇬🇧

Inglese

C1 (IELTS 7.5)

🇪🇸

Spagnolo

B2

Certificazioni consigliate

Le certificazioni non sono obbligatorie per candidare come recruiter, ma aiutano a rendere credibili metodo e specializzazione (sourcing, HR generalist, assessment). Scegli attestati riconosciuti o percorsi formativi tracciabili, e inseriscili con anno e provider.

AIRS Certified Internet Recruiter (CIR)
AIRS Diversity & Inclusion Recruiter (AIRS D&I)
HRCI PHRi (Professional in Human Resources – International)
SHRM Certified Professional (SHRM-CP)
Hogan Assessments Certification Workshop (Hogan)
LinkedIn Learning Certificate: Recruiting Foundations

Errori da evitare

Scrivere un curriculum come lista di attività, senza KPI

In un CV da recruiter, “ho gestito la selezione” non basta: i selezionatori e i responsabili delle risorse umane cercano segnali di impatto misurabile. Se descrivi solo task, il tuo curriculum sembra intercambiabile e non comunica seniority né qualità del lavoro (pipeline, closing, stakeholder).

Toujours inclure :

  • volumi e qualità (assunzioni chiuse, shortlist per posizione, probation pass rate se disponibile)
  • tempi (time-to-fill, time-to-hire, SLA di feedback)
  • contesto (famiglie professionali, seniority, area geografica, canali)

Formula utile: “Azione + contesto + metrica + effetto” (es. “Implementato screening strutturato: -20% time-to-fill”).

Usare un layout non compatibile con ATS

Un layout troppo grafico può rompersi in parsing: date fuori posto, ruoli duplicati, competenze non lette. Se il tuo cv passa da un software ats, potresti perdere informazioni chiave prima ancora che un recruiter lo apra.

À éviter : "CV in due colonne con icone, barre di livello e testi dentro tabelle"

À privilégier : "Struttura lineare, titoli chiari (Esperienza, Formazione), date a destra o sotto, font standard e PDF testuale"

Mantieni un tipo di carattere leggibile (es. Calibri, Arial, Helvetica) e controlla il file con una semplice copia-incolla in un editor.

Non personalizzare il CV per il settore o per la job family

Un recruiter che ha lavorato su profili IT, sales o operations deve renderlo evidente: cambiano canali, tempi, criteri e stakeholder. Inviare lo stesso curriculum a tutte le offerte di lavoro riduce la pertinenza percepita.

À mentionner :

  • perimetro (tech, industrial, retail, finance) e seniority dei profili
  • strumenti di reclutamento usati (ATS, LinkedIn, database, referral)
  • indicatori diversi per contesto (volumi vs qualità, tempo vs costi)

Trascurare dettagli formali: errori di ortografia e contatti incompleti

Nel recruiting, forma e precisione sono parte della credibilità. Errori di battitura, link rotti o una posta elettronica poco professionale alzano il rischio percepito: se non controlli il tuo CV, come gestirai dati e comunicazioni con altri candidati?

Checklist :

  • verifica ortografia e coerenza date (mese/anno) su tutto il curriculum vitae
  • controlla link LinkedIn e portfolio (se presente) e che siano cliccabili
  • usa un’email semplice (nome.cognome@) e un numero raggiungibile

Consigli degli esperti

  • 1

    Apri con un sommario KPI-driven : In 3 righe indica anni di esperienza, famiglie professionali coperte e 2 numeri (assunzioni/anno, time-to-fill). È la parte che decide se il recruiter continua la lettura.

  • 2

    Metti in evidenza ATS e report : Specifica software e livello d’uso (pipeline, automazioni, dashboard). Un curriculum professionale per recruiter deve far capire come misuri e migliori il processo.

  • 3

    Elenca canali e tecniche di sourcing : Boolean, LinkedIn, referral, job board: non solo nomi, ma cosa hai ottenuto (es. +30% candidati qualificati). Questo evita descrizioni vaghe.

  • 4

    Descrivi la conduzione di colloqui : Indica metodi (STAR), test, assessment e come gestisci feedback. Dimostra che sai valutare competenze e non solo smistare CV.

  • 5

    Mostra la gestione stakeholder : Spiega frequenza di sync con hiring manager e come gestisci priorità. Utile per fare colpo in contesti con molte posizioni aperte.

  • 6

    Aggiungi progetti di processo : Esempi: riduzione tempi, standardizzazione scorecard, revisione JD. Anche un miglioramento del 10–15% è credibile se contestualizzato.

  • 7

    Allinea CV e lettera di presentazione : Se alleghi una lettera di presentazione, riprendi gli stessi KPI e spiega perché quel contesto (agenzia, corporate, startup) è coerente, senza ripetere il curriculum.

Domande frequenti

Trova le risposte alle domande più frequenti.

Un curriculum perfetto per recruiter è chiaro, misurabile e compatibile ATS: 1 pagina (junior) o 2 (senior), ordine cronologico inverso, KPI (assunzioni, time-to-fill, offer acceptance), strumenti (ATS, LinkedIn), settore e job family. Evita grafica pesante e rendi immediate le informazioni di contatto.

Le più utili sono ascolto attivo, negoziazione, gestione del tempo, comunicazione scritta e problem solving. Nel CV non basta nominarle: collega ogni soft skill a un fatto (es. gestione di 25 ricerche in parallelo, riduzione dei tempi di feedback, chiusura offerte complesse).

In Italia un recruiter junior parte spesso da 24–30k RAL; un profilo con 3–7 anni può arrivare a 32–45k RAL; un senior o TA lead può superare 50–70k RAL, variando per città, settore e bonus. Nel CV non inserire la RAL desiderata: gestiscila in fase di colloquio.

Un HR recruiter gestisce il reclutamento: definizione requisiti con hiring manager, pubblicazione annunci di lavoro, sourcing, screening, colloqui, coordinamento step tecnici, proposta e chiusura. Spesso cura anche reportistica e candidate experience. Nel curriculum evidenzia il perimetro e i KPI, non solo le attività.

In Italia la foto è comune e può aiutare la riconoscibilità, ma non è obbligatoria. Se la inserisci, usa uno scatto professionale, sfondo neutro e formato coerente col layout. Se candidi a contesti internazionali (es. processi in stile Stati Uniti d'America), valuta di ometterla.

Europass è utile se ti serve un formato standard per bandi o contesti pubblici, ma nel privato spesso risulta lungo e poco focalizzato sui KPI. Per un recruiter conviene un CV più sintetico e orientato ai risultati. Se usi Europass, semplifica e rendi evidente strumenti, numeri e settore.

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