CV Community manager: guida 2025 per farti assumere
Vuoi un Curriculum Vitae da Community manager che passi i filtri ATS e convinca il recruiter? Qui trovi struttura, keyword, competenze, esempi di risultati e errori da evitare, con metriche realistiche e tool richiesti nel 2025.
Punti chiave
Nel 2025 le aziende investono sempre più su community e canali social per acquisizione, assistenza e fidelizzazione: su molti brand D2C, il 15–30% delle richieste di supporto passa da DM e commenti, e i team social misurano la performance con dashboard settimanali.
Per distinguerti, il tuo Curriculum Vitae deve dimostrare non solo creatività, ma anche gestione operativa e impatto su KPI: crescita organica, qualità delle conversazioni, tempi di risposta, conversioni e reputazione. I recruiter cercano profili che sappiano lavorare con dati, policy e tool, e che gestiscano picchi di traffico e crisi senza improvvisare.
Un buon CV di CV Community manager deve dimostrare :
- Strategia e pianificazione (calendario, format, tone of voice, governance)
- Esecuzione e strumenti (pubblicazione, moderazione, social listening, report)
- Risultati misurabili (engagement, CTR, tempi risposta, riduzione ticket, NPS)
Nelle sezioni sotto trovi struttura, esempi e keyword per scrivere un CV pronto per ATS e colloqui.
Esempi di CV - CV Community manager
Scopri i nostri modelli di CV adatti a tutti i livelli di esperienza. Ogni esempio è ottimizzato per i sistemi ATS.

CV Community manager Principiante
Ideale per junior e neolaureati: mette in evidenza stage, progetti social, calendario editoriale, KPI di crescita e competenze operative su Meta Business Suite e Canva.
Utiliser
CV Community manager Confermato
Per 3-7 anni di esperienza: focalizzato su strategie di community, moderazione, campagne con budget, reportistica GA4 e impatto misurabile su engagement, retention e customer care.
Utiliser
CV Community manager Senior
Per ruoli con responsabilità: evidenzia leadership, governance, playbook di moderazione, gestione crisi, integrazione con CRM e risultati su NPS, riduzione ticket e crescita organica.
UtiliserChecklist del CV perfetto - CV Community manager
Spunta ogni elemento per assicurarti che il tuo CV sia completo e ottimizzato.
Profilo professionale - CV Community manager
Il profilo professionale è la prima cosa che vede il recruiter. Deve riassumere il tuo profilo in poche righe incisive.
“Community manager con 5 anni in e-commerce e retail, gestione quotidiana di Instagram, TikTok e Facebook (2,1M follower). Ho aumentato l’engagement rate dal 2,4% al 3,6% in 6 mesi e ridotto il tempo medio di risposta da 9h a 1h45 con Meta Business Suite, Hootsuite e dashboard GA4/Looker Studio.”
“Sono una persona motivata, dinamica e appassionata di social. Cerco un’azienda dove crescere, sono disponibile e imparo in fretta.”
Perché è efficace?
Le bon exemple est efficace car il :
- Aggiunge contesto (settore e canali) e scala reale: “2,1M follower” rende chiaro il perimetro
- Include KPI prima/dopo con periodo (“dal 2,4% al 3,6% in 6 mesi”), quindi l’impatto è verificabile
- Mostra un problema operativo e una soluzione (“tempo di risposta da 9h a 1h45”) utile per customer care
- Cita strumenti concreti (Meta Business Suite, Hootsuite, GA4, Looker Studio) allineati alle job description
Le mauvais exemple échoue car il :
- Usa etichette vaghe senza prove (“motivata”, “dinamica”, “appassionata”)
- Non definisce canali, audience, industria o obiettivi
- Non include alcuna metrica o risultato
- Non contiene keyword tecniche utili per ATS o per il hiring manager
Esempi di esperienze professionali
Ecco esempi di esperienze professionali. Nota come i risultati sono quantificati.
Community Manager
Decathlon Italia, Milano
Gestione community per 3 brand verticali sportivi su Instagram, TikTok e Facebook. Team di 6 persone (content, ADV, customer care). Focus su moderazione, UGC, attivazioni con ambassador e supporto social, con report settimanali su GA4 e Looker Studio.
Risultati chiave
Competenze chiave per il tuo CV
Ecco le competenze tecniche e trasversali più ricercate dai recruiter.
Competenze tecniche (Hard skills)
Competenze tecniche
- Pianificazione editoriale multicanale (Instagram, TikTok, Facebook, LinkedIn)
- Moderazione e gestione crisi (policy, escalation, comment management)
- Meta Business Suite
- Hootsuite
- Social listening (Brandwatch, Talkwalker o alternative di settore)
- Reportistica KPI con Google Analytics 4 e Looker Studio
- Copywriting per social e community guidelines (tone of voice, microcopy)
- Produzione contenuti rapida (Canva, CapCut) e gestione UGC/creator
Competenze trasversali (Soft skills)
Competenze trasversali
- Scrittura chiara e orientata alla de-escalation nei thread critici
- Gestione delle priorità con SLA e volumi variabili
- Negoziazione interna con marketing, PR e customer care
- Ascolto attivo e capacità di sintetizzare insight della community
- Decision making basato su dati (test A/B, lettura KPI, insight)
- Coerenza comunicativa (tono, policy, messaggi chiave)
- Resilienza operativa durante lanci prodotto e picchi stagionali
- Attenzione al rischio reputazionale e conformità (privacy, ADV disclosure)
Parole chiave ATS da includere
I sistemi ATS filtrano i CV in base a parole chiave specifiche. Includi questi termini per massimizzare le tue possibilità.
Suggerimento ATS
Clicca su una parola chiave per copiarla. I sistemi ATS filtrano i CV in base a questi termini esatti.
Mots-clés importants
Settori che assumono
Scopri i settori più promettenti per la tua carriera.
E-commerce e retail
Moda e lusso
Food & beverage
Tech e SaaS
Media, entertainment e gaming
Turismo e hospitality
Formazione e titoli di studio
Per lavorare come Community manager, le aziende italiane valutano molto la capacità di eseguire (tool, ritmi, moderazione) e di misurare (KPI e report). Una laurea aiuta, soprattutto se collegata a comunicazione, marketing o digital.
Le strade più comuni includono lauree in comunicazione o marketing, master in digital marketing e percorsi professionalizzanti con project work. Se non hai un titolo “perfetto”, compensa con progetti reali: gestione di una community, un piano editoriale completo, report GA4 e case study con numeri (crescita, engagement, CTR, tempi di risposta).
In fase di selezione, spesso l’esperienza pratica pesa più del nome del corso: rendila leggibile e misurabile nel CV.
Titoli di studio consigliati
- Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione
- Laurea Triennale in Marketing o Economia (indirizzo digital)
- Laurea Magistrale in Marketing Management
- Laurea Magistrale in Comunicazione d’Impresa e Media
- Master Universitario in Digital Marketing e Social Media
- Corso professionalizzante in Social Media Management con project work (ente riconosciuto)
Lingue
Le lingue contano perché molte community sono internazionali e perché tool, linee guida e reportistica sono spesso in inglese. In contesti B2B o tech, un thread su LinkedIn può coinvolgere stakeholder esteri; nel retail o travel, le richieste arrivano da clienti in più lingue, soprattutto in alta stagione.
- Collaborazione con agenzie globali e team marketing EMEA
- Moderazione di commenti e recensioni in più lingue
- Gestione creator e partner internazionali (brief e contratti base)
Indica il livello CECRL e, se possibile, una certificazione o un uso professionale concreto (report, supporto, moderazione).
Italiano
Madrelingua
Inglese
C1 (IELTS 7.5)
Spagnolo
B2
Certificazioni consigliate
Le certificazioni non sono obbligatorie, ma aumentano credibilità e keyword ATS, soprattutto per profili junior o in transizione. Sono particolarmente utili se le tue esperienze non provengono da un’agenzia o da un brand strutturato.
Punta su certificazioni riconosciute (Meta, Google, HubSpot) e riportale con anno e ID/URL quando disponibile.
Errori da evitare
Scrivere mansioni senza risultati e senza KPI
Se descrivi solo attività (“pubblicazione post”, “risposta ai commenti”), il recruiter non capisce cosa hai migliorato. Nel community management il valore si misura: qualità conversazioni, crescita, tempi di risposta, traffico al sito, sentiment, riduzione ticket al customer care. Senza numeri, il CV sembra uguale a molti altri e rischia di essere scartato dal hiring manager o dall’ATS.
Toujours inclure :
- KPI di community (engagement rate, growth, reach, CTR, sentiment)
- KPI operativi (tempo medio risposta, backlog, SLA, volumi gestiti)
- Periodo e contesto (canali, dimensione community, obiettivo)
Formula da ricordare: Azione + Strumento + KPI + Intervallo di tempo.
Elencare tool non usati davvero (o non specificare il livello)
Inserire una lista lunga di strumenti senza contesto crea dubbi in colloquio: il recruiter chiederà esempi concreti (workflow, report, automazioni, tagging) e le incongruenze emergono subito. Meglio indicare pochi tool, ma con cosa ci hai fatto: pianificazione, moderazione, reportistica, export dati, template e governance.
À éviter : "Uso tutti i tool social: Hootsuite, Sprout, GA4, Salesforce, Brandwatch, tutto."
À privilégier : "Hootsuite (scheduler + inbox), Meta Business Suite (moderazione + macro), GA4/Looker Studio (dashboard settimanali)."
Così dimostri padronanza operativa e rendi il profilo credibile.
Non dimostrare competenze di moderazione e gestione crisi
Molti CV parlano solo di contenuti, ma una parte critica del ruolo è moderare conversazioni, applicare policy e prevenire escalation reputazionali. Se non lo citi, sembri adatto solo a pubblicare post, non a gestire una community reale. Inserisci esempi di procedure: definizione parole chiave, tag, categorie, escalation verso PR/legal, e tempi di intervento.
À mentionner :
- Policy sintetica (cosa si rimuove, cosa si segnala, cosa si risponde)
- Flusso escalation (chi coinvolgi e in quanto tempo)
- KPI di qualità (riduzione commenti non conformi, miglioramento sentiment)
CV non personalizzato per piattaforme e settore
Un CV identico per moda, SaaS e hospitality non funziona: cambiano tone of voice, funnel, KPI e tipo di community. Anche le piattaforme cambiano priorità: TikTok richiede format e velocità di produzione, LinkedIn richiede autorevolezza e gestione commenti B2B. Personalizza titolo, keyword e 2–3 risultati per l’annuncio.
Checklist :
- Piattaforme richieste nell’offerta (e risultati specifici per ciascuna)
- KPI coerenti con il settore (lead B2B, conversioni e-commerce, NPS customer care)
- Keyword ATS presenti nelle prime 2 sezioni (profilo e competenze)
Consigli degli esperti
- 1
Apri con numeri di scala : Metti subito dimensione community, canali e volumi (es. follower, commenti/mese, DM/giorno). Aiuta il recruiter a capire il perimetro in 10 secondi.
- 2
Trasforma campagne in case study : Per 2 progetti, indica obiettivo, audience, contenuti, durata e KPI finali. Esempio: format UGC 8 settimane, +22% reach e +0,7 pp di engagement.
- 3
Allinea KPI al funnel : Se l’azienda vuole vendere, cita CTR, traffico e conversioni assistite; se punta a supporto, cita SLA, riduzione ticket e CSAT/NPS. Evita metriche “vanity” isolate.
- 4
Mostra governance e processi : Inserisci playbook, tone of voice, calendario editoriale, checklist di pubblicazione e flusso escalation. È un segnale forte per ruoli confermati e senior.
- 5
Keyword ATS nelle sezioni giuste : Ripeti in modo naturale 6–10 keyword in Profilo, Competenze ed Esperienze (Meta Business Suite, moderazione, social listening, GA4). Non metterle solo in una lista.
- 6
Portfolio con prove : Aggiungi link a 3 esempi: un thread moderato complesso, una campagna con report, un calendario editoriale. Usa URL brevi o QR nel PDF, e tracciamento UTM se possibile.
- 7
Chiarezza su ruoli e interfacce : Specifica con chi lavoravi (ADV, PR, customer care, e-commerce) e cosa decidevi tu. Riduce ambiguità su responsabilità e seniority.
Domande frequenti
Trova le risposte alle domande più frequenti.
In Italia, 1 pagina è ideale per profili junior (0–3 anni) e 1–2 pagine per profili con esperienza. Se vai a 2 pagine, usa la seconda per progetti e risultati numerici. Evita screenshot di post: meglio link a portfolio e KPI (engagement, growth, tempi risposta) con periodo e contesto.
Sì, in Italia la foto è generalmente consigliata. Scegli un’immagine professionale, neutra e recente. Non deve “fare marketing”, deve rendere riconoscibile il profilo. Se candidi per aziende internazionali, valuta una versione senza foto, ma per il mercato italiano resta una scelta frequente.
Dipende dall’obiettivo del team: per awareness contano reach e engagement rate; per performance contano CTR e traffico al sito; per customer care contano SLA, tempo medio di risposta e riduzione ticket. Inserisci sempre almeno 3 KPI con confronto nel tempo (prima/dopo) e indica strumenti di misurazione (GA4, Insights, Looker Studio).
Racconta processi e numeri, non dati sensibili. Esempio: “gestione 120–180 DM/giorno, SLA 2h, playbook escalation verso PR entro 30 minuti”. Puoi anonimizare campagne e usare range. Se hai NDA, evita nomi di creator o dettagli su crisi specifiche, ma mantieni KPI e metodologia.
Entrambe sono valorizzate. L’agenzia dimostra gestione multi-cliente, velocità e rispetto dei brief; l’azienda dimostra ownership, coerenza di brand e collaborazione cross-funzionale. Nel CV evidenzia ciò che manca all’altra: in agenzia inserisci risultati di lungo periodo; in azienda mostra volume, governance e ottimizzazione continua.
Trattali come progetti professionali: obiettivo, target, canali, cadenza, strumenti e KPI. Esempio: “Community Discord 3.200 membri, retention 30 giorni 41%, 12 eventi/mese”. Aggiungi link e specifica il tuo ruolo (moderazione, contenuti, partnership). È molto utile per profili junior o career switcher.
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