Informatica & Tech

CV Amministratore di sistemi : modello ed esempi 2025

Vuoi un CV da Amministratore di sistemi che passi gli ATS e convinca l’IT Manager? Qui trovi struttura pronta, keyword tecniche, esempi con risultati misurabili e gli errori da evitare per candidarti con precisione.

12 min di letturaAggiornato il 12 dicembre 2025

Punti chiave

Il ruolo di Amministratore di sistemi resta tra i più richiesti perché l’operatività di aziende e servizi dipende da disponibilità, sicurezza e performance dell’infrastruttura. In Italia, la domanda di profili IT continua a crescere: molte organizzazioni cercano figure capaci di gestire ambienti ibridi (on-prem + cloud) e di ridurre incidenti e tempi di ripristino con automazione e procedure solide.

Nelle selezioni, contano soprattutto evidenze concrete: dimensione dell’ambiente, SLA, tempi di risposta, riduzione dei ticket, qualità del patching, backup verificati e controlli di hardening. Un buon CV di CV Amministratore di sistemi deve dimostrare :

  • padronanza di sistemi (Windows/Linux) e servizi core (AD, DNS, DHCP, file services)
  • capacità di garantire continuità (backup, DR, monitoring, incident management)
  • approccio misurabile (KPI, audit, automazione con scripting/IaC)

Nelle sezioni successive trovi una struttura pronta, esempi scritti bene e una lista di keyword ATS per aumentare le probabilità di colloquio.

Esempi di CV - CV Amministratore di sistemi

Scopri i nostri modelli di CV adatti a tutti i livelli di esperienza. Ogni esempio è ottimizzato per i sistemi ATS.

CV Amministratore di sistemi Principiante

Formato chiaro per profili junior: competenze core (Linux/Windows), stage o progetti, risultati misurabili (uptime, ticket), e keyword ATS per ruoli di 1° livello.

Utiliser

CV Amministratore di sistemi Confermato

Ideale per 3-7 anni: responsabilità su AD, virtualizzazione, backup e monitoring, numeri su SLA e incidenti, progetti di migrazione e automazione con strumenti reali.

Utiliser

CV Amministratore di sistemi Senior

Per ruoli con ownership: architetture ibride, hardening, DR, leadership tecnica, budget e vendor management, KPI su availability e costi, e governance (ITIL).

Utiliser

Checklist del CV perfetto - CV Amministratore di sistemi

Spunta ogni elemento per assicurarti che il tuo CV sia completo e ottimizzato.

Il tuo progresso0%

Profilo professionale - CV Amministratore di sistemi

Il profilo professionale è la prima cosa che vede il recruiter. Deve riassumere il tuo profilo in poche righe incisive.

Buon esempio

Amministratore di sistemi con 6 anni in consulenza IT e ambienti enterprise (circa 350 VM, 900 utenti). Gestione Windows Server/AD, Linux, VMware, Veeam e Zabbix; automazioni PowerShell/Ansible che hanno ridotto del 28% i ticket ricorrenti e migliorato l’uptime al 99,95%.

Cattivo esempio

Sono una persona motivata e dinamica, appassionata di informatica, disponibile da subito e pronta a imparare nuove tecnologie.

Perché è efficace?

Il buon esempio è efficace perché il :

  • indica seniority e contesto (“6 anni”, consulenza, enterprise) invece di affermazioni vaghe
  • quantifica il perimetro (“350 VM, 900 utenti”) e rende credibile l’esperienza
  • cita stack reale e coerente (Windows Server/AD, VMware, Veeam, Zabbix, PowerShell/Ansible)
  • dimostra impatto con numeri (“-28% ticket”, “uptime 99,95%”) e orientamento operativo

Il cattivo esempio fallisce perché il :

  • usa cliché (“motivata”, “dinamica”, “appassionata”) senza prove
  • non specifica tecnologie, livello o dominio (Windows, Linux, cloud, sicurezza)
  • non include risultati misurabili (SLA, incidenti, tempi, costi)
  • non fa capire per quale tipo di infrastruttura sei adatto (PMI, enterprise, MSP)

Esempi di esperienze professionali

Ecco esempi di esperienze professionali. Nota come i risultati sono quantificati.

Amministratore di Sistemi (Windows/Linux)

Almaviva, Milano

03/2021 – 11/2025

Gestione infrastruttura per cliente retail multi-sede: ~900 utenti, 2 data center, 320 VM VMware, servizi AD/DNS/DHCP, file services e Linux per applicativi. Team di 6 sistemisti + 2 network; reperibilità H24 a rotazione, processi ITIL (incident/change).

Risultati chiave

Portato la disponibilità dei servizi core (AD/DNS/file) dal 99,70% al 99,95% in 12 mesi tramite tuning, alerting e manutenzione programmata
Ridotto del 34% i ticket “password/lockout” introducendo self-service e policy GPO mirate (baseline + report mensili)
Tagliato l’RTO medio da 4h a 1h15 per 25 workload critici con policy Veeam, test di restore trimestrali e runbook standardizzati
Automatizzato 18 attività ricorrenti (provisioning, patch report, user lifecycle) con PowerShell/Ansible, liberando ~10 ore/settimana al team

Competenze chiave per il tuo CV

Ecco le competenze tecniche e trasversali più ricercate dai recruiter.

Competenze tecniche

Competenze tecniche

  • Amministrazione Windows Server (GPO, AD DS, file/print services)
  • Amministrazione Linux (RHEL/Ubuntu, systemd, networking, hardening di base)
  • VMware vSphere (ESXi, vCenter, vMotion)
  • Microsoft Azure (VM, networking, storage, RBAC)
  • Scripting PowerShell e Bash
  • Automazione con Ansible
  • Backup e restore con Veeam Backup & Replication
  • Monitoring con Zabbix e gestione alert (SLA/threshold)

Competenze trasversali

Competenze trasversali

  • Gestione delle priorità in incident e change
  • Scrittura di documentazione operativa (runbook, SOP)
  • Comunicazione con utenti e stakeholder non tecnici
  • Analisi causa radice (RCA) e problem management
  • Precisione su procedure, permessi e audit trail
  • Collaborazione con team sicurezza, networking e sviluppo
  • Negoziazione con vendor e gestione escalation
  • Orientamento al servizio (SLA, tempi di ripristino, qualità del supporto)

Parole chiave ATS da includere

I sistemi ATS filtrano i CV in base a parole chiave specifiche. Includi questi termini per massimizzare le tue possibilità.

Suggerimento ATS

Clicca su una parola chiave per copiarla. I sistemi ATS filtrano i CV in base a questi termini esatti.

Mots-clés importants

Settori che assumono

Scopri i settori più promettenti per la tua carriera.

1

Consulenza IT e system integrator

2

Banche e assicurazioni

3

Industria manifatturiera

4

Sanità e servizi ospedalieri

5

Telco e data center provider

6

Pubblica Amministrazione e utilities

Formazione e titoli di studio

Per diventare Amministratore di sistemi servono basi solide di sistemi operativi, reti, sicurezza e scripting. In Italia sono comuni percorsi universitari (Informatica o Ingegneria Informatica) ma anche ITS/percorsi professionalizzanti con forte taglio pratico su networking e infrastrutture. Per profili junior, progetti concreti (homelab, virtualizzazione, script, contributi Git) e stage in MSP/System Integrator possono pesare quanto il titolo.

Se hai già esperienza, valorizza soprattutto perimetro, responsabilità e KPI (SLA, uptime, RTO/RPO, patch compliance) e usa la formazione per dimostrare aggiornamento continuo (cloud, sicurezza, automazione).

Titoli di studio consigliati

  • Laurea Triennale in Informatica
  • Laurea Triennale in Ingegneria Informatica
  • Laurea Magistrale in Informatica
  • Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica
  • ITS (Istituto Tecnico Superiore) in Cybersecurity o Sistemi e Reti
  • Master di I livello in Cybersecurity o Cloud Computing

Lingue

Le lingue contano perché molta documentazione tecnica, KB ufficiale e training avanzato sono in inglese, e spesso i ticket o le escalation coinvolgono vendor internazionali. Indicare un livello reale aiuta anche a stimare autonomia su troubleshooting e change review.

  • Interazione con supporto Microsoft/VMware/Red Hat e apertura di casi
  • Lettura di RFC, documentazione cloud e guide di hardening
  • Collaborazione con team globali (NOC/SOC, sviluppo, piattaforme)

Presenta il livello secondo il QCER (A1–C2) e, se possibile, aggiungi una certificazione o un contesto d’uso (riunioni settimanali, report, ticket in inglese).

🇮🇹

Italiano

Madrelingua

🇬🇧

Inglese

B2 (QCER) – uso quotidiano su documentazione e ticketing

🇪🇸

Spagnolo

A2 (QCER)

Certificazioni consigliate

Le certificazioni non sono obbligatorie, ma per ruoli infrastrutturali aumentano credibilità e velocizzano la selezione, soprattutto in consulenza e per ambienti enterprise. Scegli certificazioni coerenti con lo stack (Microsoft/VMware/Red Hat) e con la governance (ITIL). Per profili junior, una certificazione entry-level può compensare la mancanza di esperienza.

Microsoft Certified: Azure Administrator Associate (AZ-104)
Red Hat Certified System Administrator (RHCSA)
VMware Certified Professional - Data Center Virtualization (VCP-DCV)
CompTIA Security+
ITIL 4 Foundation
Cisco Certified Network Associate (CCNA)

Errori da evitare

Descrivere attività senza perimetro e senza numeri

Un CV da sistemista deve chiarire rapidamente cosa gestivi: quanti server, quante VM, quanti utenti, quante sedi, quali SLA e che tipo di turnazione. Scrivere solo “gestione server e supporto utenti” non permette al recruiter di stimare complessità, autonomia e responsabilità. Senza metriche, è difficile distinguere tra help desk avanzato e amministrazione di infrastruttura.

Toujours inclure :

  • perimetro (es. “250 VM, 600 utenti, 2 DC, 40 switch”)
  • KPI (uptime, RTO/RPO, patch compliance, MTTR, volumi ticket)
  • stack (OS, virtualizzazione, backup, monitoring, cloud, ticketing)

Formula da ricordare: “Verbo + tecnologia + perimetro + risultato numerico + tempo”.

Keyword ATS assenti o non allineate all’annuncio

Se il tuo CV non contiene i termini che compaiono nella job description, rischi di non superare i filtri ATS o una prima scrematura veloce. Per un Amministratore di sistemi, le keyword cambiano molto tra Windows-centric, Linux-centric, cloud-first o ambienti virtualizzati. Copiare una lista generica di skill può persino penalizzarti se inserisci tecnologie che non sai usare davvero.

À éviter : "Competenze: cloud, cybersecurity, virtualizzazione, reti, database."

À privilégier : "Windows Server 2019/2022, Active Directory (GPO), VMware vSphere, Veeam, Zabbix, PowerShell, Azure (VM/RBAC), Ansible."

Assicurati che 8–12 keyword principali dell’annuncio siano presenti nelle sezioni “Competenze” ed “Esperienze”, con esempi e contesto.

Confondere supporto IT generico con amministrazione di sistemi

Molti CV mescolano attività da help desk (reset password, installazioni client) con attività da sysadmin (patching server, hardening, backup, automazione, change). Non è un problema avere esperienza di supporto, ma devi separare chiaramente cosa hai gestito in autonomia e cosa era escalation. Questo evita di posizionarti “troppo junior” per ruoli che richiedono ownership.

À mentionner :

  • attività di 2°/3° livello (incident, problem, change) e strumenti usati
  • responsabilità su patching, backup/restore e monitoring (con KPI)
  • progetti (migrazioni, consolidamento, implementazioni) con risultati misurabili

Formato non ATS-friendly e poca leggibilità

Tabelle, colonne multiple, icone e barre di livello spesso rompono la lettura automatica e rendono il CV difficile da scansionare anche per un IT Manager. Un CV tecnico deve essere leggibile in 30 secondi: titolo, stack, perimetro, impatti. Se usi PDF, deve essere testuale (non un’immagine) e con sezioni standard.

Checklist :

  • una colonna, font standard, titoli chiari (Esperienza, Competenze, Formazione)
  • date coerenti (MM/YYYY) e stesso formato in tutto il documento
  • elenco puntato con risultati numerici, non paragrafi lunghi

Consigli degli esperti

  • 1

    Apri con lo stack e il contesto : Nelle prime 5 righe indica OS, virtualizzazione, backup e cloud, più dimensione ambiente (utenti/VM). Aiuta subito a capire dove sei operativo.

  • 2

    Misura l’operatività : Inserisci KPI come MTTR, patch compliance, RTO/RPO e uptime. Anche stime conservative (basate su report) sono meglio di affermazioni senza numeri.

  • 3

    Evidenzia automazione e standard : Cita script PowerShell/Bash, playbook Ansible o Terraform, e quantifica il tempo risparmiato o la riduzione di errori manuali in percentuale.

  • 4

    Racconta un progetto end-to-end : Migrazione, upgrade o consolidamento con fasi (assessment, piano, esecuzione, rollback) e outcome misurabile (downtime, costi, performance).

  • 5

    Mostra attenzione alla sicurezza : Indica hardening (CIS baseline se applicata), gestione patch, MFA, least privilege, logging e audit. Specifica strumenti o controlli eseguiti.

  • 6

    Seleziona 8–12 keyword mirate : Adatta la sezione competenze per ogni candidatura (AD, VMware, Azure, Linux). Meglio poche keyword accurate che una lista infinita.

  • 7

    Documentazione come deliverable : Aggiungi runbook, procedure di restore e checklist change. Riduce il rischio percepito e mostra maturità operativa in ambienti regolamentati.

Domande frequenti

Trova le risposte alle domande più frequenti.

In genere 1 pagina per profili junior (0–3 anni) e 2 pagine per profili con esperienza, quando hai progetti e risultati misurabili. Priorità a stack, perimetro e KPI. Evita liste infinite di tecnologie: inserisci solo quelle usate davvero e contestualizzale nelle esperienze.

Sì, se rilevanti: indica reperibilità (on-call), frequenza (es. 1 settimana ogni 6) e cosa gestivi (incidenti P1, change notturni). Aggiungi un risultato: riduzione MTTR o miglioramento SLA. È un’informazione utile per ruoli in MSP, NOC e ambienti 24/7.

Scrivi cosa facevi, non solo “Active Directory”. Esempi: gestione GPO, OU design, deleghe e gruppi, join policy, auditing, troubleshooting di replication, provisioning utenti e lifecycle. Se puoi, quantifica: numero utenti/PC, riduzione ticket lockout, tempo di provisioning o conformità policy.

Per la maggior parte dei sistemisti, esperienza prima e competenze subito dopo funziona bene: l’esperienza dimostra responsabilità, la sezione competenze rende veloce la scansione ATS. Se sei junior, puoi mettere competenze e progetti (homelab, stage) prima dell’esperienza per far emergere stack e learning-by-doing.

Quelli che riducono rischio o migliorano continuità: migrazione AD/file services, upgrade Windows Server, consolidamento VMware, implementazione backup con test restore, hardening e patching, monitoring con alerting efficace, automazione provisioning. Specifica tempi, downtime evitato, RTO/RPO e impatto su ticket o costi.

In Italia è spesso accettata e può essere utile se professionale e neutra. Non è obbligatoria: se la inserisci, usa sfondo semplice, inquadratura pulita e dimensione contenuta. Se temi bias o preferisci un formato più internazionale, puoi ometterla senza penalizzazioni, puntando su contenuto tecnico e numeri.

Crea il tuo CV Amministratore di sistemi in pochi minuti

Usa il nostro creatore di CV per strutturare esperienze, keyword ATS e risultati numerici. Scegli un modello professionale e scarica un PDF pronto per candidarti.

Crea il mio CV